L’ Argento è il nuovo Oro?

L’ Argento è il nuovo Oro?

L’oro da sempre è considerato il metallo più prezioso, più dell’Argento che spesso è visto come l’eterno secondo. Ma bisogna anche dire che ci sono metalli molto più rari e prezioni dell’oro, come il platino, il rodio, il rutenio, l’iridio. Questi non sono però usati comunemente in oreficeria. L’oro quindi rimane il metallo più costoso per il grande pubblico.

Questo è uno dei primi svantaggi dell’oro; il prezzo è veramente salito alle stelle – oltre 50 euro al grammo. Un qualsiasi piccolo oggetto, anche microscopico, ha un costo significativo. Se poi si prende di mira qualcosa di bello ed un po’ importante, i prezzi salgono a cifre improponibili.

Indubbiamente l’oro è un metallo nobile, non si ossida e rimane sempre brillante, anche se essendo molto duttile (veramente tenero) viene fuso generalmente con un 25% di altri metalli, per renderlo lavorabile e resistente all’usura. L’oro 750 ha quindi un 75% d’oro ed un 25% di lega ed è titolato a 18 carati. (24 carati è l’oro puro 99,99% da lingotti)

Causa crisi economica, per ridurre i prezzi al pubblico si trovano in commercio gioielli 8 carati, che tecnicamente sono per la maggior parte lega al 66% ed hanno solo una minima parte d’oro. Personalmente sono molto perplesso di questa invenzione commerciale, perchè di “prezioso” questi gioielli hanno ben poco..

L’Argento, ad onor del vero, era tenuto in gran considerazione – quasi pari alla valutazione dell’oro – ma la scoperta di vasti miniere d’Argento in Argentina (da cui guarda caso prende il nome) decretò il crollo dei prezzi rendendolo di fatto meno prezioso.

Tecnicamente l’argento risente di una leggera ossidazione a contatto dell’ossigeno che col tempo crea una patina leggermente scusa. Niente a cui non si possa rimediare con una lucidatura, ma questo lo rende effettivamente meno nobile dell’oro.

Questa caratteristica, che sembra negativa, permette però di creare attraverso la brunitura effetti creativi di supeficie chiaroscuro impossibili nell’oro.

Avendo la consistenza e la malleabilità giusta per la lavorazione artigianale, si può agilmente tirare, laminare, martellare, incidere, brunire, e – dato il costo più abbordabile – usare anche per creare gioielli più massicci di spessore. Se provate ad immaginare un Anello Efesto in oro, non potreste avvicinarvi per meno di 2.000 euro ! Oltre al fatto che quell’effetto è praticamente impossibile sull’oro.

Per la sua versatilità e – non meno importante – la possibilità di lavorazione artigianale, probabilmente l’argento diventerà sempre più popolare ed utilizzato dalle tendenze di moda.

Per quanto tempo è per sempre?

Per quanto tempo è per sempre?

Anche se nessuno può fermare il tempo che scorre… tutti possiamo incapsulare un attimo che contiene un ricordo per renderlo immobile; quando si scrive una data si fissa il tempo per sempre.

Un piccolo per sempre, che non si può definire, non può scadere, può durare un solo secondo eppure essere eterno perchè è relativo al proprio mondo.

Da tempo immemorabile si incidono le date importanti su un gioiello da indossare, ma reinterpretando in modo contemporaneo questo istinto, l ‘ Anello Afrodite crea una fascia avvolgente dove viene forgiato a mano il mese dell’anno desiderato e inciso con un cuore il giorno prescelto.

Ecco il tempo immobilizzato nella sua forma più perfetta, nell’ Argento naturale … come in un istante, come per sempre.

 

Photo Credit: Ludovica DiMartino

Se puoi scriverlo puoi sognarlo

Se puoi scriverlo puoi sognarlo

Trasmettere a voce un emozione è questione di un attimo, ma quest’attimo si perde subito nel tempo, appena dopo è solo un bel ricordo. Per lasciare un segno è necessario che rimanga scritto. Recentemente ho letto questa splendida poesia di Nazim Hikmet

Il più bello dei mari è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto.

Cosa dire della potenza potetica di queste parole? Immensa!

Ora provate ad immaginare di incidere gli ultimi 2 versi “I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto”  (125 fra caratteri e  spazi) su un Anelllo Zeus. Riuscite ad immaginare cosa potrà provare la persona cara ad avere sempre con se una frase di questa profondità forgiata sull’argento?